Guadagnare giocando ai videogiochi è un fenomeno in voga soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Ma negli ultimi tempi anche in Italia, alcuni ragazzi riescono a ricavarne una discreta somma in denaro.
È la professione che la maggior parte dei giovani vorrebbero intraprendere, anche perché si può lavorare da casa (leggi la guida di Millionaireweb.it) e guadagnare, in casi eccezionali, addirittura uno stipendio a 5 cifre.
Vediamo, ora, come si può realmente guadagnare, e capire quali sono le varie tipologie di gamer professionista.
Il tester di videogame
Diverse piattaforme, come Beruby, per far conoscere un nuovo videogioco, e stimolare i giocatori offrono un compenso in denaro a coloro che si iscrivono al sito, giocano, e introducono i propri amici a uno specifico videogioco.
Non si tratta di grandi cifre, ma per un teenager possono essere sufficienti “per togliersi qualche sfizio”.
I pro-gamer
I pro-gamer sono i giocatori professionisti freelance, che guadagnano semplicemente giocando ai videogiochi online e partecipando a tornei, sempre su internet e non, con premi in denaro. Inoltre, un’altra fonte di reddito può arrivare dalle sponsorizzazioni e dalle condivisioni dei propri risultati e da siti appositi, come Twitch. In alternativa si può vendere le proprie riserve attraverso siti come USFINE e Sythe, ovvero siti di raccolta solitamente gestiti dai cinesi.
Esiste, addirittura una classifica ufficiale su E-sports Earnings sui migliori player professionisti.
Rispetto al tester, è più dura diventare un pro-gamer, ma con impegno e dedizione si può raggiungere certi livelli, magari si può aspirare a prendere il posto di Peter Dager, un pro-gamer che ha guadagnato in 50 tornei più di 2 Milioni di dollari.
Cos’è il gold farming?
È una delle ultime frontiere in fatto di videogiochi. Si tratta della vendita di oro virtuale ricavato, appunto, dai videogiochi, che viene scambiato in denaro reale.
Emerge da uno studio dell’Università di Manchester che, già nel 2008, il mercato globale online del gold farming valeva 500 milioni di dollari. L’80% dell’industria si trova in Cina.
Un mercato in continuo e in constante aumento, da non sottovalutare come fonte di guadagno!
Le industrie di farmer
In Corea del Sud, Cina, Romania, e in tanti altri Stati, gruppi di decine di ragazzi vengono riuniti insieme in appartamenti per giocare ai videogiochi, come World of Warcraft, Diablo, RuneScape, Dota, League of Legends, etc. Per giocare percepiscono uno stipendio, oltre alle spese di vitto e alloggio.
L’arrivo dei bot
L’intero mondo dei videogiochi è stato completamente stravolto da quando sono arrivati i bot, ovvero dei programmi autonomi che sostituiscono l’attività dell’essere umano. In questo caso giocano al posto del gamer. In pratica, consistono in personaggi controllati dal Pc.
L’utilizzo più comune è rappresentato da avversari virtuali, con lo scopo di allenarsi, ma può essere usato per fare il furbetto, ovvero per giocare al posto del giocatore quando non è al computer, aumentando il punteggio e il vantaggio sugli altri player.